Silvia Ferrari è sommelier del vino e dell’olio e attualmente ricopre il ruolo di responsabile Food and Beverage presso il Ristorante Tipico Rubino a Gallipoli. Con una passione per le discipline olistiche, ha gestito per otto anni un’erboristeria, dedicandosi all’approfondimento di queste pratiche. Dal 2024, come segretaria della Lega Navale locale, ha rilanciato i corsi di vela, creando un gruppo giovanile che intende sviluppare ulteriormente. Amante della formazione continua, negli ultimi anni si è avvicinata al mondo del Coaching, approfondendo competenze che integra nel suo percorso professionale e personale. La Dott.ssa Ferrari ha partecipato alla giornata di Alta Formazione Universitaria del 13 Ottobre 2024, e qui di seguito ci propone il suo punto di vista. Buona lettura!

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Prendendo spunto dagli insegnamenti della giornata di Alta Formazione su “Le 4 Direzioni della Leadership”, per questa relazione non ho voluto scegliere un unico argomento, piuttosto ho preferito abbracciare ciò che più mi ha ispirata e toccata nel profondo, per trovare un equilibrio tra diversi modelli, creando un percorso di crescita autentico, capace di trasformarci in guide illuminate.

Due approcci per me particolarmente stimolanti perché quasi agli antipodi e apparentemente difficili da conciliare, sono stati la Leadership Hippy, rappresentata dal prof. Marco Grappeggia, e la Leadership Spirituale, illustrata dalla prof.ssa Amanda Gesualdi.

La Leadership Hippy può essere interpretata come un modello di libertà, ma in realtà anche di connessione; come ha spiegato il prof. Grappeggia, non è solo un retaggio del passato, ma un approccio attuale, che risuona con chiunque desideri creare ambienti di lavoro liberi da gerarchie oppressive. In questo modello, la libertà individuale e l’inclusione collettiva si fondono, dando vita a un ecosistema dove la creatività e l’autenticità possono prosperare. Il leader hippy non impone mai la propria visione, ma pur sostenendola con forza, si pone come facilitatore di un dialogo aperto. Il successo, in questo contesto, non è solo una questione di risultati tangibili, ma di benessere umano. Nelle organizzazioni tradizionali un leader misura il proprio valore in termini di numeri e obiettivi, mentre in questo caso ciò che fa davvero la differenza è che il successo è dato dal benessere delle persone. Mi sono sempre chiesta: come sarebbe lavorare in un ambiente dove ogni persona si sente libera di esprimersi senza paura del giudizio, e dove il successo personale è strettamente legato a quello collettivo? Non sapevo che inconsapevolmente il mio pensiero fosse Hippy! Questo tipo di leadership, basato sulla fiducia reciproca e sulla collaborazione, rappresenta un cambiamento radicale rispetto alla cultura di competizione in cui molti di noi sono cresciuti.

La presentazione della prof.ssa Gesualdi sulla Leadership Spirituale è stata un’altra rivelazione. Mentre la Leadership Hippy mette in primo piano la comunità e la connessione, la Leadership Spirituale ci invita a guardare dentro di noi, a sviluppare una profonda consapevolezza dei nostri valori e del nostro scopo. Ciò che mi ha particolarmente colpito è l’importanza che viene data all’empatia e alla capacità di ascolto. La Leadership Spirituale non si limita a ispirare le persone con parole e azioni, ma parte dalla profonda convinzione che solo chi è connesso con sé stesso può realmente guidare gli altri. Ma la connessione con sé la si acquisisce grazie alla connessione con qualcosa di più grande, di superiore, che per ognuno di noi può essere rappresento dall’universo, da una forza spirituale, dalla natura, ecc. Ho riflettuto a lungo su questo concetto: quanto spesso ci fermiamo a chiederci se stiamo realmente vivendo in armonia con i nostri valori? Siamo davvero consapevoli dell’impatto che il nostro comportamento può avere sugli altri? La Leadership Spirituale invita il leader a diventare una guida morale e spirituale, qualcuno che ispiri gli altri non con l’autorità quanto con l’esempio. Fondamentale è comprendere che la vera leadership non si esaurisce nei titoli o nel potere, ma è un viaggio continuo di crescita interiore e servizio agli altri.

Ho trovato straordinario come la leadership hippy e spirituale possano intrecciarsi: mentre l’una pone al centro la libertà e la creatività, l’altra ci chiede di trovare un senso più profondo nel nostro ruolo di leader. Essere un leader non significa avere tutte le risposte o detenere il controllo, ma piuttosto essere un faro che guidi gli altri verso la loro realizzazione. Crescere come leader, per me, significa abbracciare questa integrazione di modelli, che ci permette di essere sia liberi creatori di relazioni autentiche, sia profondi conoscitori di noi stessi e degli altri.

La giornata di formazione mi ha permesso di comprendere che la leadership non è qualcosa che si impara attraverso teorie astratte, ma che si vive e si costruisce giorno dopo giorno, integrando ciò che ci ispira. La leadership hippy e quella spirituale rappresentano due lati della stessa medaglia: uno orientato alla comunità, l’altro al benessere interiore. Insieme, ci offrono una visione completa e profonda della leadership, capace di creare organizzazioni in cui le persone non solo lavorano, ma crescono e fioriscono insieme!

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Qui di seguito riportiamo alcuni commenti che sono stati lasciati (in anonimato) nel completare la Customer Satisfaction relativa alla giornata di Alta Formazione Universitaria sulla Leadership…

“Fantastica giornata di grande crescita!”

“Molto interessante, soprattutto sperimentare molteplici aspetti all’interno dello stesso argomento. Grazie mille.”

“Umiltà.”

“Bellissima giornata, dinamica, interessante, di semplice linguaggio, quindi comprensibile a tutti. Non ho avuto un momento di stanca e sono riuscito a stare attento durante tutto il corso. Ho appreso molto e sono ritornato a casa motivato nel migliorare l’atteggiamento interiore.

“Energia positiva, trascendenza, autorevolezza e spirito di squadra il poker d’assi del leader.”

“Una bella giornata nutriente. I relatori sono stati davvero bravi, non mi sono mai distratta e ho preso da loro tutto il possibile.”

“Questa giornata di Alta Formazione mi ha arricchita e stimolata. Gli argomenti affrontati hanno ampliato la mia visione e mi hanno fornito strumenti preziosi per la mia crescita personale e professionale. È stata un’opportunità unica e sono entusiasta di applicare quanto appreso nel mio percorso. Un ringraziamento speciale a tutti i Professori e all’Università Popolare degli Studi di Milano per aver realizzato un evento così coinvolgente e motivante!”

“Ho apprezzato il coinvolgimento, i metodi didattici, e la combinazione data dalla competenza e originalità. Non per ultimo il valore attribuito alla giornata attraverso la consegna delle pergamene.”

“Queste giornate ti arricchiscono nelle competenze e fanno bene all’anima. 4 relatori preparati e professionali che hanno trasmesso con passione la loro esperienza.”

“Un momento di condivisione e di possibilità di crescita personale e professionale. Calare gli interventi nella propria realtà, arricchente con la possibilità di mettere in discussione il proprio punto di vista arricchendolo con quello degli altri.”

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► Vi segnaliamo i seguenti articoli pubblicati su La Repubblica ed altre testate giornalistiche:

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