Naomi Bondi è tra i primi laureati in Scienze e Tecniche di Mental Coaching presso l’Università Popolare degli Studi di Milano. Dopo anni come educatrice nido nei servizi per l’infanzia, ha fatto il grande passo tentando di intraprendere la carriera come Mental Coach e realizzare anche il suo progetto di Parental Coaching e Mental Coaching in sostegno alla gravidanza e post partum. In questo articolo ci racconta la sua esperienza con la Maratona di Ravenna.
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La Maratona di Ravenna ormai da 25 anni colora le strade della città di Ravenna fermandone l’intenso traffico automobilistico per un giorno e riempiendola di persone che decidono di condividere una fantastica esperienza che li può arricchire sotto infiniti punti di vista. In occasione di questo evento tutta la città si immobilizza da una parte, ma prende completamente vita dall’altra. Ci si incontra, ci si sfida, si condivide, si compete, si collabora, si ride e si sta insieme mettendo in campo cuore e passione. Questa giornata impegna un numero enorme di persone. Da chi gestisce e crea l’evento coordinandolo in tutto e per tutto, dall’inizio alla fine; tutti gli addetti alla sicurezza che accompagnano ogni km del percorso che si snoda tra i grandi monumenti e la storia di Ravenna; i tantissimi volontari che aiutano nella gestione di queste giornate assai frenetiche e caotiche; i partecipanti, che con tanto divertimento e voglia di mettersi alla prova si riversano nelle strade della nostra amata città.
Per rendere ancora più ricco l’evento che coinvolge la città capitale storica bizantina, “Sempre di Corsa”, “Be Runners”, “LifeRunner.it” e “RavennaRunnersClub”, le società di Running del territorio, hanno affiancato alla giornata della grande corsa un progetto totalmente gratuito nel quale la passione fa decisamente da protagonista. “Train your Passion” è infatti un progetto che si sviluppa in una serie di incontri con tematiche specifiche riguardanti la corsa e tutti i suoi aspetti intrinsechi. Lo scopo di questo percorso è quello di avvicinare quante più persone possibili alla corsa creando informazione e cultura sulla corsa e sullo stare bene, inteso come benessere a 360 gradi. Non ha lo scopo di portare tutti ad affrontare i 40 fatidici km, ma di allargare il mondo della corsa e farlo conoscere sia che uno si alleni regolarmente, sia che si dedichi ogni tanto a qualche passeggiata col piacere di muoversi e stare all’aperto. Tra le persone alle quali si rivolge infatti l’offerta, andiamo dai corridori esperti ai neofiti che si vogliono accingere a questo sport, ma lo vogliono fare bene.
Il progetto è così organizzato: per diversi sabati sono stati offerti degli allenamenti con trainer qualificati, insieme alla spiegazione di un argomento specifico che fa da tema della mattinata, affrontato da personale scelto e qualificato. A partire da sabato 14 settembre presso il Cisalfa Store di Ravenna fino a sabato 2 novembre questi incontri hanno accompagnato i runners alla giornata della Maratona, domenica 10 novembre, affrontando argomenti come la scelta della scarpa, la resistenza e la velocità, il ritmo e l’intensità, la costruzione dell’atleta, e infine i 4 pilastri della corsa. Ad affiancare i trainer nella gestione degli allenamenti abbiamo trovato fisioterapisti, nutrizionisti, brand sponsor di integratori, aziende produttrici di scarpe, ecc… Ma quest’anno c’è stata una novità: il Mental Coaching!
Io come Mental Coach Professionista ho avuto la fantastica occasione di partecipare a questo progetto nel quale mi sono stati dedicati due appuntamenti: una diretta online, e la presenza nell’ultimo allenamento in avvicinamento alla Maratona del 10 novembre. Nell’incontro online tenutosi mercoledi 9 ottobre alle ore 19.00, ho spiegato innanzitutto che cosa sia il Mental Coaching e che ruolo può avere nel mondo del Running. Successivamente in larga linea, ho fatto una carrellata degli strumenti e il loro utilizzo nella corsa partendo così dalla preparazione, quindi l’organizzazione personale e mentale, fino agli strumenti da utilizzare nei momenti di difficoltà, quando la fatica sembra troppa, quando la testa ci dice che non ce la facciamo più. L’incontro è stato alla portata di tutti, al di là della propria preparazione fisica. Gli argomenti trattati contengono tecniche utilizzabili col Mental Coach per andare ad affrontare e gestire una prestazione sportiva. In questo caso certi argomenti sono stati analizzati e offerti in supporto alla corsa, ma sono facilmente utilizzabili in tutti gli sport. Questa diretta di un’ora risulta essere un prezioso bagaglio a disposizione di tutti dal quale poter trarre diverse informazioni circa le nostre dinamiche interne consce e inconsce, ma anche di strumenti pratici veri e propri da utilizzare nella nostra quotidianità.
Nell’ultimo incontro in collaborazione con il trainer Francesco Cavallari ho pensato di proporre qualcosa di ancora diverso. Nell’immaginario comune il Mental Coach lavora dialogando col coachee, spesso uno seduto di fronte all’altro, andando ad indagare la prestazione da voler realizzare e gli obiettivi del coachee. Certo, è tutto questo, ma è anche molto di più. Per far appunto vedere un aspetto diverso del Mental Coaching e di quanto possa essere ricca l’offerta, ho portato la Rimodellazione Dennison della Lateralità. Questo consiste in un test kinesiologico nel quale andare a lavorare sui due emisferi cerebrali portandoli in equilibrio, tornando così ad un modello integrato e naturale fissato nel sistema nervoso durante il normale sviluppo. Dopo una iniziale fase di spiegazione teorica, con l’aiuto di un volontario dal pubblico, ho mostrato in qualche minuto, in che cosa consiste questa tecnica e come si evolve, portando a grandi scoperte su se stessi e sui propri meccanismi involontari. I partecipanti sono rimasti colpiti dalla novità della proposta e da quello che è emerso. Terminato il mio momento “teorico” siamo poi partiti con l’ultimo allenamento del progetto prima della Maratona.
Nei giorni precedenti il 10 novembre, giorno della grande corsa, è stato allestito nel Pala de Andrè un villaggio della Maratona. Dal venerdì era possibile accedere all’Expo Marathon Village per ritirare i pettorali e visitare la struttura ricca di preziosi stand contenenti tutto, ma proprio tutto quello che può interessare un runner. Dalla scarpa, all’integrazione, al marsupio per correre, alle medaglie, al fisioterapista e ovviamente il banco di “Train Your Passion” col Mental Coaching.
Quello che ha voluto fare questo progetto, e che vuole fare più in grande la Maratona di Ravenna, è di ampliare l’offerta ai partecipanti e avvicinare i neofiti offrendo una giornata memorabile nella città, tra le sue ricchezze storiche e monumenti, offrendo strumenti e conoscenze gratuitamente insieme ad allenamenti qualificati, con lo scopo di aumentare le iscrizioni, ma ancora di più di creare cultura dello sport che fa stare bene, che è “ben fatto” e che accompagna e sostiene una vita sana. Poteva per caso mancare il Mental Coaching in tutto questo? Ovviamente no. È stato per me un onore enorme partecipare e collaborare con questi professionisti e constatare con i miei occhi quanti appassionati accoglie questo sport.
Ringrazio infinitamente Maratona di Ravenna Città d’Arte per la possibilità; gli sponsor Cisalfa, Diadora ed Essselunga; University of Coaching e Università Popolare di Milano per la Mental Coach che mi hanno permesso di essere; infine, ma non meno importante, tutti i ragazzi che hanno partecipato con me a questo progetto e che rendono così ricco questo evento. Speriamo di vederci l’anno prossimo! La Mental Coach Naomi
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P.S. nella mia pagina Instagram (naomi.bondi) è possibile trovare il link nella bio della registrazione dell’incontro online. Fatemi sapere cosa ne pensate! Vi aspetto!