In questo articolo Amanda Gesualdi ci propone un estratto da un dialogo di coaching tratto da una sessione reale con un atleta di calcio, Marcus, che milita in serie B nel ruolo di portiere. Marcus ha iniziato a lavorare con Amanda per problemi di concentrazione. Il dialogo che segue rappresenta la quinta sessione one to one di coaching.
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A: “Ciao Marcus, come stai? Quale è il tuo obiettivo principale in questa sessione?”
M: “Ciao Amanda, sto bene grazie! La concentrazione va meglio, ma vorrei ulteriormente migliorare le mie prestazioni e cercare di diventare un riferimento anche per i miei compagni di squadra.”
A: “Abbiamo lavorato sul ritrovare centratura, soprattutto con la meditazione, questo ti ha permesso di sentirti più sicuro?“
M: “Si assolutamente! Proprio perché ho ritrovato sicurezza, ed i compagni se ne sono accorti, che ora vorrei poter far sentire loro che possono contare su di me!”
A: “Quello che dici è molto bello, dobbiamo soltanto stare attenti a non perdere di vista il focus, quindi per maggior chiarezza, mi diresti tre obiettivi che vuoi raggiungere in ordine di priorità?”
M: “Certo! 1) Mantenere il mio livello di concentrazione continuando a praticare gli esercizi che mi hai dato; 2) Incrementare la grinta; 3) Far sentire al Team che sono un riferimento.”
A: “Ok Marcus, direi che possiamo portare la nostra attenzione in questa sessione sul focus 2, che dici?”
M: “Va bene!”
A: “Ti chiedo di spiegarmi cosa è per te la grinta?”
M: “Urca! Difficile… Ci provo. La grinta è secondo me un insieme di fattori: concentrazione, adrenalina, carica, voglia di vincere e di dare il massimo, fiducia.”
A: “Caspita, tante cose. Quando dici adrenalina, cosa intendi esattamente?”
M: “Oggi mi metti alle strette eh… L’adrenalina è una carica che sento nel corpo e che mi fa sentire che ci sono, che sono pronto per le sfide!”
A: “Se ti ricordi abbiamo parlato dell’arousal, che probabilmente per te si traduce in adrenalina, e abbiamo proprio lavorato insieme nel cercare di mantenere un equilibrio che ti permetta di confermare l’attenzione per un’intero match. Ovviamente se sei troppo carico, rischi, come è già successo, che nel secondo tempo tu non abbia più benzina, a discapito della concentrazione. Non dobbiamo dare per scontato che ora che abbiamo risolto il problema concentrazione, possiamo sprecare energie in un atteggiamento dispersivo e non efficace. Capisci cosa ti sto dicendo?”
M: “Si certo hai ragione, ma ora che sono più attento nei match, vorrei essere più, non so come dire, potente!”
A: “Ma tu sei potente Marcus! Hai un super fisico, sei appassionato, concentrato e quindi presente, si tratta soltanto di rinforzare il senso di fiducia ancora un po’ per poter esprimere un livello sempre crescente di performance!”
M: “Ok grazie, quindi come procediamo?”
A: “Vorrei innanzitutto sapere da te se la tua capacità attentiva è uguale in allenamento ed in gara… lo è?”
M: “In allenamento sono più altalenante, insomma meno adrenalinico appunto, mentre in partita sento una carica maggiore e allo stesso tempo ho paura di perdere grinta…”
A: “Questo mi sembra un punto interessante! Credo che potrebbe essere importante provare ad incrementare il tuo livello di coinvolgimento in allenamento, e fare leva su questo per sentirti più sicuro nel match. Non pensi che in allenamento dovresti raggiungere il massimo livello di prestazione, per poi trasferire questa sicurezza in partita?”
M: “In effetti si, ma non è facile. La partita è tutta un’altra cosa…”
A: “Certo è vero, ma noi siamo le stesse persone che hanno ottenuto il massimo dall’allenamento, diversamente come possiamo sentirci sicuri? Se rendo in allenamento al 70%, perché dovrei rendere in partita al 100%? Non sono in realtà allenato per ottenere il massimo. Mi segui?”
M: “Si.”
A: “Oltretutto vuoi diventare un riferimento per i compagni di squadra; puoi essere un riferimento se in allenamento sei sottotono ed in partita parti al massimo per poi esaurirti?”
M: “Si hai ragione! Mi devo impegnare di più dai!”
A: “Ti propongo di terminare questa sessione con uno slogan, qualcosa che ti accompagni in allenamento ed in partita, cosa ti viene in mente?”
M: “Grinta e Passione in ogni situazione!!”
A: “Uau, anche la rima! Grande Marcus! Ci terrei a vederti a stretto giro per tenere monitorato il lavoro che stiamo facendo insieme, cosa dici di fissare la prossima sessione tra qualche giorno per fare anche un lavoro più pratico (visualizzazione, meditazione, tavoletta per l’equilibrio, ecc.)?”
M: “Benissimo! Ti aggiorno su giorni e orari quanto prima, grazie Amanda!”