Marta Silvino – UC Ambassador – Mental Coach Pro; Laurea in Psicologia, Master in Psicologia dello Sport; Insegnante di Tennis, Educatrice Sportiva Olistica, Atleta di Tennis.
Marta ci accompagna in un interessante e creativo parallelismo, che si poggia sull’analisi delle vicende di Louis Zamperini (dal film Unbroken prodotto e diretto da Angelina Jolie) e di Santiago (personaggio di fantasia di Paulo Coelho, dal suo libro “L’Alchimista“). Buona lettura!
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La storia di Unbroken e quella del libro l’Alchimista non possiedono molte differenze se non la modalità con cui vengono narrate. Il primo caso è quello di una pellicola che predilige il canale visivo; la seconda, pagine di un libro che consentono l’attivazione dell’immaginazione, per calcare le dune del deserto insieme al protagonista Santiago. Entrambi i racconti toccano corde profonde.
Con Louis e Santiago ci addentriamo in un Viaggio Eroico che fonda le sue radici nell’Amore, nella Speranza, nel Coraggio, nella Paura e nella Fede. Un Viaggio Eroico, quello di Louis Zamperini, che dalla corsa come mezzo di salvezza e di emancipazione, passa allo scenario di guerra dove la salvezza va conquista ogni giorno. Per il giovane Louis, scapestrato e anche un po’ arrogante, la corsa rappresenta la prima potenzialità scoperta grazie all’aiuto e alla fiducia del fratello coach. È grazie alla corsa che in uno scenario di vittime e carnefici gli tornerà utile quella resilienza propria della palestra di vita che è lo sport. Proprio come durante una corsa, è chiamato a dare il massimo per giungere al traguardo, naufrago con dei compagni soldati, poi prigioniero e torturato dal capitano Watanabe, dovrà lottare per la sopravvivenza. Ogni giorno per il giorno successivo, sarà questo il nuovo traguardo da raggiungere.
Il piccolo Santiago del libro di Paulo Coelho non ha una missione diversa da Louis. Anche lui nel deserto lotta per la sopravvivenza fisica e dell’anima. La speranza riposta nell’amore di Fatima, conosciuta durante il suo pellegrinaggio alla ricerca della “Leggenda Personale”, non è assolutamente lontana dal Destino che Louis disegna intorno alle sue giornate fatte di rabbia e ingiustizia, alimentate dall’ascolto interiore e dall’ascolto della sofferenza di un uomo, che ha come unica salvezza, la preghiera e la fede in un essere sovrumano, che prende il nome nel Viaggio di Santiago di Anima del Mondo e con Louis di Dio.
È un Viaggio Eroico per entrambi, spinti da una forza suprema, alla ricerca di significati nascosti, che alimentano il fuoco della passione, di quella passione che permette di credere che un Destino beffardo possa portare con sé un insegnamento più profondo. Per entrambi è un Viaggio di salvezza. Le difficoltà persistono richiedendo ogni giorno qualcosa in più: Louis naufrago prima, prigioniero poi nel campo straniero, ridotto a carne e ossa e beffeggiato della sua abilità di corridore; Santiago si scontra nel deserto con la bramosia di un uomo materialista, con i ladri, con le scelte, con la pazienza, e con la rinuncia del proprio gregge ovvero del suo lavoro.
La prima domanda che potrebbe sorgere spontanea è: come si fa a perdonare un carnefice e a sperare in una fine migliore? Come si fa a riporre fiducia nel prossimo, di nuovo, se colui che doveva esserti fratello ti volta le spalle per premere la sua forza contro il tuo corpo indifeso? Sembrerebbe una palestra di vita un po’ troppo cruenta e difficile da sopportare. Louis è in grado di darci una risposta a queste domande evidenziando alcuni elementi cardine del Mental Coaching… Il fratello è il suo coach: “Se resisti puoi farcela” ricorda a Louis, trovando in lui qualcuno che crede nelle sue potenzialità. Partendo così dalla certezza che dovrebbe avere qualsiasi Coach, ovvero, che chi si ha difronte è sempre dotato di potenzialità e che il compito è quello di farle emergere, Louis può credere in sé stesso.
La corsa, in cui era chiaramente portato, diviene qualcosa in cui credere e mezzo per uscire dalle frustrazioni giovanili. “Una vita di gloria vale un momento di dolore”. Tutto il sacrificio che viene fatto su quei campi in preparazione alla gara, tornerà utile e assumerà un significato. Un significato che va al di là della vittoria. Un significato simbolico di Destino. Lavora rafforzando la resilienza, la voce interiore, e la visualizzazione che a nastro si avvolge intorno alla memoria.
“Devi vivere al meglio delle tue Potenzialità e devi divertirti un po’ lungo la strada”. L’Alchimista tesse la narrazione attraverso continui significati nascosti utilizzando il simbolismo. Dietro ogni persona, dietro ogni avvenimento, e oggetto, sembrerebbe esserci un’anima nascosta che ci parla e ci comunica qualcosa di necessario per identificare la strada del nostro pellegrinaggio. Come fosse un rebus, scoprendo messaggi gli uni collegati agli altri. Santiago sente dentro di sé che la sua “chiamata”, c’è qualcosa che brama in lui e che assume il volto della conoscenza e della scoperta. Così, dà valore a chi incontra lungo la strada; apprende la regola della pazienza e dell’attesa, della fiducia in sé stesso e nelle sue potenzialità, fondendo il suo volto verso l’alto nel deserto, con quello di Louis, naufrago sotto un cielo stellato, non siamo mai soli!
Santiago ci ricorda che spesso abbiamo le risposte a tutto ma, il più delle volte impazziamo nel tentativo di trovare qualcosa di più complesso, che poi complesso non è. La difficoltà non è complessità, ma possibilità per avvicinarci sempre di più alla nostra meta. Credendo e sperando, ascoltando e meditando, fondendoci con il tutto, ritroviamo quella semplicità di risposte in grado di spiegarci il significato dei simboli. Una semplicità di risposte che non può esserci se non ci liberiamo degli artifizi della mente, se non facciamo un passo fuori dalla cerchia della massa, e se non ci poniamo domande come: Chi sono? Cosa voglio? Dove sto andando? Perché?
Sono due personaggi che percorrono il Viaggio degli Archetipi: entrambi orfani alla ricerca di sicurezza e accettazione, rincorrono il dono dell’Innocente, ottimismo e lealtà. Entrambi, come il Cercatore, temono il conformismo e si dirigono verso una connessione più profonda e alta. Sfidano la realtà con ambizione, disciplina e coraggio, combattono come Guerrieri per ciò che veramente conta. Si impegnano e hanno passione come l’Amante, e la forza del cambiamento, della metamorfosi e della rinascita incarnano perfettamente il traguardo del Distruttore.
La storia di questi due giovani si fonde perfettamente nella frase di Coelho in prefazione: “…la mano di Dio è infinitamente generosa, malgrado il suo rigore”. Come Santiago rappresenta la guida per le sue pecore, allo stesso modo il deserto, le persone che lo abitano, il vento, il cielo, l’amore, sono la sua guida. Esiste un linguaggio che va oltre le parole, e soltanto coloro che cercano di comprenderlo, soltanto coloro che persistono a lungo, riescono a realizzare “La Grande Opera”.
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- Marta Silvino scrive anche per la nostra Rivista “You See“.
- Leggi il precedente articolo di Marta Silvino: Team Teen Coaching
- Mail: marta.silvino@universitycoaching.it
- University Coaching ha dedicato al film Unbroken anche il seguente articolo (QUI)
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University Coaching è un’Accademia di Alta Formazione che si impegna costantemente nella diffusione della Cultura del Coaching come strumento di Empowerment e Crescita Personale. La valorizzazione della persona, la crescita in consapevolezza, l’individuazione dell’obiettivo, sono alcune delle aree in cui il Coaching può fare la differenza.
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