Simona Simionato ha una esperienza pluriennale nelle Risorse Umane maturata in società di Executive Search. Attualmente ricopre l’incarico di Senior Research Manager, responsabile della gestione di tutti gli aspetti relativi al processo di ricerca e selezione di un Manager. Si è appassionata al Mental Coaching e a maggio 2022 è diventata Mental Coach di Primo Livello. A Maggio 2023 ha superato con successo l’esame di Mental Coach Professionista, e qui di seguito troviamo un estratto dal suo Progetto Finale. Pratica Yoga e Meditazione da diversi anni. È interessata alle Discipline Bio Naturali (Primo Livello Reiki, Kinesiologia, Floriterapia).

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Le Nazioni Unite nel Settembre del 2015 hanno approvato l’ “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, programma d’azione che riguarda le tre dimensioni: Persone, Pianeta e Prosperità, costituito da 17 Obiettivi con 169 target da raggiungere in ambito Ambientale, Economico, Sociale e Istituzionale. In particolare, l’Obiettivo 5 previsto dall’Agenda 2030 è “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, cioè “arrivare ad una parità di genere di tutte le donne e ragazze, garantendo loro accesso egualitario a sanità, educazione e a un lavoro dignitoso”.

Il Progetto Trust Yourself nasce dalla volontà di poter mettere a disposizione le competenze acquisite come Coach a Servizio di una tematica delicata e sempre purtroppo estremamente attuale: la Disparità di Genere (Gender Gap) e la Disparità Retributiva di Genere (Gender Pay Gap) nel mondo lavorativo. L’esperienza professionale maturata nell’ambito dell’Executive Search, focalizzata nella ricerca di Dirigenti per società che operano nei settori Industriale, Farmaceutico, Largo Consumo, Energia, Tecnologia e Professional Services, mi ha permesso di vedere, negli anni, i progressi compiuti per colmare questo divario, ma rimane ancora lontano l’obiettivo di una cultura inclusiva delle donne.

I dati riportati da Linkedin e contenuti nel “Global Gender Gap Report 2022” evidenziano che le donne continuano a essere sotto-rappresentate nelle posizioni di leadership a livello globale, con meno di un terzo dei ruoli dirigenziali nella maggior parte dei Paesi: in Italia, la metà delle donne ricopre posizioni Entry-Level, un terzo ha ruoli Manageriali e un quarto ruoli C-Level.

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I fattori che alimentano il Gender Gap e il Gender Pay Gap sono molteplici e complessi, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo:

  • retaggi sociali e culturali;
  • tendenza a far ricadere sulla donna, molto più che sull’uomo, le responsabilità della cura della famiglia (figli, anziani ecc.) che porta le donne a restare fuori dal mercato del lavoro o a lavorare meno ore rispetto agli uomini, o a non poter seguire gli sviluppi della carriera, o avere interruzioni di carriera;
  • livello di istruzione: a parità di titolo di studio, le donne tendono ad avere meno riconoscimenti degli uomini e quindi riscontrano più difficoltà ad accedere a posizioni di leadership pari agli uomini;
  • episodi di molestie sul luogo di lavoro che possono demotivare le donne e allontanarle dall’attività professionale;
  • Confidence Gap, cioè il “divario di fiducia”: i mercati del lavoro tendono a premiare la sicurezza di sé, anche se eccessiva.

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CONFIDENCE GAP

Il Confidence Gap si manifesta in una grande varietà di contesti lavorativi in cui le donne si sentono mediamente meno sicure di sé rispetto agli uomini e vengono penalizzate, soprattutto se aspirano a posizioni di responsabilità di livello superiore. La mancanza di fiducia è un fattore di personalità che tende a fare sottostimare, in modo particolare nel mondo femminile, le proprie capacità, potenzialità, abilità e competenze. Questo implica minori opportunità professionali e posizioni lavorative meno ambiziose e remunerate degli uomini.

La fiducia in se stesse risulta quindi un criterio importante, al pari delle competenze professionali, per raggiugere obiettivi e successi, e la sua mancanza rappresenta uno degli ostacoli all’avanzamento di carriera delle donne. Ad esempio, donne laureate in materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) tendono a mostrare meno sicurezza rispetto ai colleghi uomini, che inoltre dichiarano di percepire in media una retribuzione mensile più alta rispetto alle loro controparti femminili, e ciò determina per le donne un limite nell’inseguire migliori posizioni lavorative e le spinge a cercare lavori meno competitivi e quindi meno pagati, pur con un bagaglio di competenze ed esperienze al pari o anche superiore rispetto agli uomini.

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MISSION E LINEE GUIDA

La Mission è creare Valore nelle Donne (Coachee) affinché possano affrontare il Cambiamento verso il processo della Trasformazione per:

  • superare la paura di fronte ad ostacoli, difficoltà e credenze;
  • acquisire maggiore consapevolezza del proprio talento;
  • essere motivate nel voler raggiungere i propri obiettivi;
  • ottimizzare gli sforzi nel superare consapevolmente i propri limiti;
  • affrontare un percorso di miglioramento continuo.

Le Linee Guida si basano sull’instaurazione di un rapporto di fiducia ed empatia, ascolto ed osservazione per comprendere le esigenze delle Coachee, accompagnandole in un percorso di apprendimento e consapevolezza nel raggiungimento dei propri obiettivi, imparando a riconoscere le emozioni e gestire le interferenze.

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PROGRAMMA DI MENTAL COACHING

Lo sviluppo del Programma di Mental Coaching si basa sui seguenti key point:
* mondo femminile;
* target di riferimento: donne lavoratrici e professioniste, principalmente di età compresa tra 25 e 35 anni;
* condizione professionale: appena entrate nel mondo del lavoro, o che cercano un percorso di carriera che le porti ad affermarsi in ruoli professionali di responsabilità e soddisfazione, miglioramento della prestazione lavorativa e raggiungimento di obiettivi a breve termine;
* bisogno/desiderio: costruire o ritrovare fiducia e autostima, con consapevolezza e autogestione, avendo coerenza tra pensieri, parole e azioni.

L’autostima esercita un’influenza diretta sui nostri comportamenti ed è uno dei pillar della nostra personalità che ha una relazione diretta con il Benessere Psicologico: sentirsi sicuri di sé produce più stabilità ed equilibrio e permette di valorizzarsi più efficacemente sia in ambito personale che professionale. Il mio Progetto è quindi “la donna” che è pronta a focalizzarsi, attraverso un percorso di partecipazione attiva, alla costruzione o rafforzamento della fiducia in se stessa, con lo scopo di aumentare l’auto-consapevolezza e l’autostima per riconoscersi valore; rendersi consapevole delle proprie potenzialità e talenti per affrontare la performance professionale individuando con chiarezza l’obiettivo da raggiungere e le modalità su come raggiungerlo.

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PROTOCOLLO METODOLOGICO

Il Protocollo Metodologico che applico è un Percorso chiaro e strutturato che si adatta alle specifiche esigenze delle Coachee e mi permette di sviluppare e implementare una strategia di azione personalizzata e mirata. La struttura del Percorso prevede Sessioni One-to-One, e si sviluppa attraverso una prima Sessione conoscitiva per valutare l’effettiva fattibilità del Programma di Coaching, analizzando la motivazione per cui la Coachee richiede l’intervento di un Coach, e otto Sessioni successive dove viene approfondito l’obiettivo da raggiungere, specificando obiettivo di Risultato, di Processo e di Performance; implementato e monitorato il piano di azione e analizzato, in una Sessione conclusiva di follow up, il Percorso di Coaching affrontato.

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TECNICHE E STRUMENTI

Il Mental Coaching ha un approccio concreto, di breve termine che permette di conseguire risultati tangibili e misurabili. Lavora su autostima, fiducia in se stessi, consapevolezza, esplorazione delle proprie capacità, abilità e talenti, autodeterminazione, responsabilità, cambiamento, riconoscimento e gestione delle emozioni, superamento di credenze e condizioni limitanti, sperimentazione, superamento della paura ad aprirsi “alle proprie possibilità”, facendole emergere. Lo stimolo ad agire, la spinta, viene essenzialmente da motivazioni intrinseche piuttosto che estrinseche, ma spesso la difficoltà è proprio quella di individuarle dentro se stesse.

L’obiettivo come Coach è quello di costruire con la Coachee un Ponte sul Futuro, attraverso l’Alfa (Qui e Ora) e l’Omega (Là e Allora): dalla negazione e assenza, alla speranza, volontà del cambiamento e affermazione. Il Focus è quindi la connessione tra lo stato inziale Alfa e lo stato finale di soddisfazione Omega.

Il raggiungimento del Focus avviene attraverso l’impiego di Tecniche e Strumenti che utilizzano immaginazione, storytelling, metafore, rituali, percezione delle proprie emozioni, riconoscimento dell’azione del proprio Gioco Interiore e sviluppo del potenziale di apprendimento. L’approccio nel Programma di Mental Coaching per lavorare alla costruzione della fiducia in se stesse e autostima, avviene inizialmente sulla base di alcune specifiche Tecniche e Strumenti mirati: Dialogo Interno, Tecnica dell’Agguato, costruzione della Road Map, Visualizzazione, taccuino per prendere nota degli stati d’animo, riconoscimento delle Emozioni attraverso l’analisi delle Potenzialità e Virtù.

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“Alzatevi ogni mattina e siate il meglio che potete!”

Jock Hobbs – 1960-2012 ex Capitano degli All Blacks.
Tratta dal libro “Niente Teste di Cazzo – Lezioni di vita e di leadership dagli All Blacks” di James Kerr

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