Manuela Mazzetti, Mental Coach Professionista e Ambassador per University Coaching, è una professionista creativa specializzata in produzione pubblicitaria, organizzazione di eventi culturali e gestione turistica. Laureata in Economia e Management per le Arti, la Cultura e la Comunicazione presso l’Università Bocconi di Milano. Sta iniziando un’importante collaborazione con il Pescara Calcio Academy, “l’allenatore dei genitori”, un programma che vedrà impegnate principalmente le famiglie, in un percorso didattico mirato a migliorare le prestazioni degli atleti sia in ambito sportivo che prossimo lavorativo, con tecniche ed esercizi da applicare nella quotidianità dei ragazzi, per cercare di fare una squadra unica genitore-ragazzo-istruttori e avere più strumenti a disposizione per affrontare le eventuali difficoltà stress mentale che si ripercuotono inevitabilmente sia sullo studio che sul lavoro su campo.

The Original Nike Principles from Rob Strasser in 1977

Stati Uniti, 1984. L’America si esalta per le gesta di Magic Johnson e Larry Bird, il basket sta già cambiando le priorità del sogno americano, ma anche l’industria dell’abbigliamento. La voce grossa la fanno Adidas e Converse che hanno tradizione, ricerca, soldi e popolarità presso il grande pubblico. Nike invece non conta, produce scarpe per chi fa jogging, per gli atleti olimpici, ma è tagliata fuori dai contratti più importanti dell’NBA. Come invertire tutto questo? Sonny Vaccaro, esperto di basket di Nike, pensa che ciò che serve è cambiare strategia, pensare in modo diverso, puntare tutto su un singolo atleta di prospettiva e creare attorno a lui uno storytelling personalizzato. Ha messo gli occhi su un 18enne del North Carolina, Michael Jordan, corteggiato da tutti e che è dato per sicuro all’Adidas. Ma chissà che lui, assieme a Rob Strasser e Howard White riesca a convincere il grande boss Phil Knight a farsi dare ciò che serve per prendersi quell’ala e farne il proprio volto vincente. Certo, prima del ragazzo c’è da convincere la madre, Deloris Jordan. Hanno meno soldi, meno agganci, meno potere degli altri. Ma la disperazione, a volte, può fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

Air è la storia di una scommessa impossibile, ma soprattutto del momento in cui è cambiato completamente il nostro rapporto con lo sport, non solo con il basket. Le Air Jordan e quel contratto in esclusiva hanno stravolto il capitalismo moderno, contribuendo a una totale rivoluzione del rapporto tra atleti e prodotti, tra denaro e mass media. Michael Jordan non avrà semplicemente un quarto di milione di dollari ma diventerà a tutti gli effetti il primo atleta ad avere una percentuale sulle vendite di un prodotto e una quota azionaria. Air è quindi l’analisi della nascita di una rivoluzione nel concetto di sponsor e di industria moderna, della semantica che cambia nei prodotti di consumo: la scarpa diventa l’atleta, l’atleta diventa la scarpa. Nessuno lo poteva prevedere e invece succede.

Il film ci porta dentro quei giorni febbricitanti, tra uffici, scartoffie, VHS, in un clima esasperato ma entusiasta. Ammalia per energia, per la capacità incredibile con cui riesce a rapirti, a dare a ogni personaggio il giusto spazio, la giusta importanza. Quello del resto non fu il successo di un solo uomo, ma di un’intera squadra, di un gruppo di lavoro capace di sovvertire regole e gerarchie. Tutto grazie a un atto di fede nel potenziale umano.

“Avete passato qui il weekend? Si, ed è stato molto bello come ai primi tempi della Nike – Ce l’avete un nome? Per cosa – La linea Michael Jordan, se faremo questa offerta dovremo avere una linea studiata per lui, Sì noi avremo pensato, Pit in realtà pensava di chiamarla Air Jordan – Non lo so, sul serio? Ci rifletto un po’ – Tutto il budget? Sì tutto il budget – Come sei arrivato a questa decisione? Sono andato a correre – Air Jordan, cazzo è fantastico!

Ma cosa c’è di davvero straordinario dal punto di vista del Coaching in uno scenario in cui le decisioni più importanti sono prese dopo una corsa, fasciati in una fantastica tuta acetata dai colori fluo?

– LA FORZA DI UN TEAM AFFIATATO – LA FIDUCIA IN SE STESSI E NEGLI ALTRI – “Questa squadra è forte, siete pienamente capaci e io credo in ognuno di voi, concentratevi sempre sul respiro: quando inspiro sento che inspiro, quando espiro sento che sto espirando ci vediamo fra 7 ore e 25 minuti”.

– LA FORZA DEL CAMBIAMENTO e IL CORAGGIO DI ROMPERE LE REGOLE abbracciando il pensiero laterale e al diavolo tutto! – “Qual è il piano? – Creiamo una linea di scarpe fatta appositamente per lui.” – “La scarpa è rossa e nera, l’NBA non ha delle regole? Sì è vero, le vogliono bianche ma con tutto il rispetto che vadano al diavolo, pagheremo le multe per Michael ad ogni partita”.

– LA PAURA CHE NON FRENA MA ISPIRA A PRENDERE DECISIONI RISCHIOSE MA PROMETTENTI – “Vedi Sonny a volte il massimo che puoi fare è dare il meglio di te, ok e poi non sei solo, Howard è essenziale e io mi occupo di Marketing anche io ho qualche mossa, Oh hai dei colpi segreti, oh il mio gancio al tabellone è letale – Se vogliamo farcela, dobbiamo correre dei rischi.”

– L’IMPORTANZA DI ESSERE UMANI, DI FAR SENTIRE LE PERSONE PARTE DI UNA PROGETTO, DI UNA FAMIGLIA, DI UN IDEALE – “NIKE INC. REPARTO MARKETING – RAPPORTO GIOCATORE MICHALE JORDAN: Ciò che di Michael mi ha colpito di più è stato l’amore per la sua famiglia” – “Senti dimentica le scarpe, dimentica i soldi, ne farai a palate ok? Coi soldi compri quasi tutto però l’immortalità devi guadagnartela, ora ti guardo negli occhi e ti racconto il tuo futuro. Ti hanno escluso dalla squadra delle superiori però sei arrivato in NBA, tu vincerai il campionato, è una storia americana e l’ameranno tutti gli americani, ti vedranno come una stella –  oh cavolo se lo faranno – perché quando uno è bravo e nuovo lo adoriamo, noi ti faremo diventare qualcosa che non si è mai visto prima, tu cambierai il mondo, ma sai una cosa, una volta che la gente ti avrà portato in cielo – beh –  ti farà precipitare, è una cosa scontata, ti porteremo ad essere qualcosa di mai visto, tu sarai obbligato a dimostrare di esserlo tutto il giorno tutti i giorni, così funziona, e lo faremo ancora e ancora e ancora e ti dirò la verità tu sarai attaccato, tradito, screditato e umiliato ma sopravviverai, in tanti riescono ad arrivare li in vetta ma è la discesa che poi li spezza perché è quello il momento in cui si resta soli e in quel momento cosa farai? Troverai la volontà di non cedere al tuo dolore e di rialzare la testa – Chi sei Michael? – Sarà questa la domanda chiave della tua vita, io credo che tu sappia già la risposta ed è per questo che oggi siamo qui. Una scarpa è solo una scarpa finché qualcuno non se la mette allora assume un significato e noi vogliamo solo poter toccare tanta grandezza. Ci servi in queste scarpe non per dare significato alla tua vita ma per dare un senso alla nostra. Tutti noi a questo tavolo saremo dimenticati appena scadrà il nostro tempo a parte te. Tu sarai sempre ricordato perché certe cose sono eterne, tu sei Michael Jordan e la tua storia ci infonderà la voglia di volare” – “Grande discorso. Emotivo”.

– IL POTERE DI ESSERE DIVERSI, IL POTERE DI ESSERE AUTENTICI – “Dovresti fargli una proposta super allettante. – Gli diro una cosa che nessun’altra azienda gli può dire… La nostra divisione basket fa pena” – “Prima pensavo che ai Jordan potesse interessare la visione del futuro che abbiamo qui alla Nike, ecco noi presenteremo Michael come persona, e non come uno dei tanti con le scarpe di qualcun altro, non ci sono limiti… Noi pensiamo che Michael possa rappresentare più che un semplice giocatore di basket, di quelli ce ne sono a bizzeffe… Rob vuole puntare sui singoli giocatori, una cosa che nessuno ha mai fatto prima e in cui saremo dei veri pionieri”.

Il Coaching in questo film è nella stessa filosofia aziendale Nike, così forte da influenzare, ispirare e stimolare il proprio staff quotidianamente dimostrano l’approccio visionario dell’epoca. “Una scarpa è solo una scarpa, fino a quando qualcuno non ci mette il piede dentro“. E se quel piede è di Michael Jordan quella scarpa diventa leggendaria. Dal primo modello uscito nel 1984, le Air Jordan hanno cambiato il mondo delle calzature, non soltanto quelle sportive. Prima indossare scarpe da basket tutti i giorni era una cosa che non si era mai vista, oggi avere un paio di sneakers Nike è un traguardo, Le Air Jordan sono diventate un simbolo. E dietro a ogni simbolo c’è sempre una storia umana eccezionale.

C’è una ulteriore storia umana di successo, condivisione ed eccellenza che non può non essere raccontata, gli amici Affleck e Damon, protagonisti anche nel film, con la loro neonata casa di produzione Artists Equity vogliono garantire tramite il profit-sharing migliori condizioni agli impiegati della filiera cinematografica, replicando quell’accordo, quel “deal”, che “ha avuto un effetto a catena da centinaia di miliardi di dollari per gli atleti”. Air è una incredibile storia di “underdog” che trascende l’ambito sportivo e miscela impresa personale e sinergia aziendale, sogno americano e Cenerentola. Un autentico film sulle leggende, fatto da leggende e capace di ispirare le leggende che verranno.

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→ Leggi di Manuela Mazzetti anche “Who is Joker?

→ manuela.mazzetti@universitycoaching.it

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