Elena Gobetti ha una esperienza pluriennale nella Consulenza Immobiliare, titolare della sua agenzia House4you dal 1998. Dal 2017 è anche Consulente d’immagine. I suoi servizi comprendono consulenze a privati e workshop per piccoli  gruppi. Appassionata di lifestyle ha frequentato un Master di Galateo e Buone Maniere presso l’Università la Sapienza di Roma. Docente volontaria di Storia della Moda e Galateo dal 2020 presso l’associazione UNI3 del suo Comune di residenza. Ha scelto di iscriversi al corso di Mental Coach di Primo Livello principalmente per un desiderio di crescita personale, ma anche per poter aggiungere alle consulenze d’immagine degli strumenti utili a far raggiungere un benessere più profondo alle persone che le si rivolgono.

In questo articolo Elena ci parla del libro di Amanda Gesualdi “L’Atleta Zen“.

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L’Atleta sono io, e sono tutti quelli che intraprendono un cammino alla ricerca del proprio Nobile Scopo. Uno scopo è nobile quando una volta spogliati di tutte le proiezioni, le aspettative, i giudizi e i pregiudizi, le idee preconfezionate, i falsi idoli e gli stereotipi, si guarda in faccia la paura e si intraprende il Viaggio con il Cuore. Raggiungere la meta diventa possibile quando si impara ad osservare il mondo e noi stessi con occhi nuovi.

Viaggiare comporta entrare in competizione con il te stesso che ti boicotta, si lamenta, vorrebbe prendere scorciatoie, ti vorrebbe far arrendere, si sfiducia. È come giocare una partita. Date le premesse non viene nemmeno voglia di partire, ma il bello è esserci, partecipare. Ci vogliono costanza e allenamento mentale per ribattere in maniera vincente alle ombre che vorranno farmi demordere. E se fallirò? “Vivere significa sbagliare”, come scrive Amanda nel libro, ed io devo avere il coraggio di rischiare di fallire. I fallimenti sono fondamentali, le sconfitte sono necessarie. Dopo una sconfitta la cosa più corretta da fare sarebbe indagare le mie debolezze e tentare di porvi rimedio, così da sconfiggere le paure e riconoscere ed imparare a capire quando mi nascondo dietro a scuse e mi racconto bugie. “Impara a non misurare il tuo valore unicamente sulla base dei risultati ottenuti”, scrive nuovamente Amanda, “focalizzati sull’obiettivo e troverai la strada per avere ragione delle difficoltà”.

Leggendo L’Atleta Zen, mi sono appuntata quelle che secondo me potrebbero essere le istruzioni da seguire per diventare la persona che voglio essere e per raggiungere qualsiasi cosa desideri. È un elenco di insegnamenti indispensabili per intraprendere un cammino interiore che, se avrà successo, si rifletterà nella realtà del mio mondo. Alcune istruzioni diventano riflessioni, altre promesse da farmi. Così, in un ordine che non è un ordine, riporto i passaggi che mi hanno più impressionata, con la convinzione che un’impressione la lascino per sempre.

  • È necessario che mi assuma la responsabilità dei miei pensieri e delle mie azioni durante il Viaggio. La cosa più difficile che voglio imparare è concentrarmi solamente sul momento presente. Capisco sia importante perché permette di dare sempre il meglio di me stessa, e soprattutto mi offre la possibilità di rimanere in contatto con quello che sto facendo e quello che sono, donandomi la possibilità di assaporare tutte le mie emozioni. La consapevolezza è lo strumento per crescere e per realizzarmi, mi permette di osservarmi. Difficile. Come allenarsi? Con la meditazione. Utile perché: ottimizza l’efficienza psico-fisica, annulla lo stress, sviluppa la coordinazione e la prontezza dei riflessi, aumenta l’energia ed insegna a scoprire ed usare le proprie risorse. La meditazione allena la concentrazione che serve a focalizzare un solo pensiero e isolare tutti gli altri, questo significa trovare lo stato di flow. Ampliare la consapevolezza equivale ad evolvere, aiuta a riconoscere le illusioni permettendo di vedere la verità.
  • Ascolterò i miei desideri come fossero mantra. Da qui avrà origine il mio atteggiamento mentale positivo, indispensabile per trovare i miei talenti, le predisposizioni innate ed uniche, che mi renderanno padrona della mia mente. Non limito la mia creatività! Svilupperò i miei talenti e coltiverò le motivazioni così da scoprire le risorse nascoste.
  • Prometto di decidere con il cuore e non con la mente. La mente fino ad ora mi ha portato a dei vicoli ciechi, mi ha ingannata. Il cuore vuole solo il meglio per me, ascoltarlo mi aiuterà a prendere decisioni che contribuiranno in maniera positiva a farmi percorrere la strada del successo personale. Riuscire a compiere il Viaggio comporterà l’aver capito che è inutile combattere contro il destino e aver imparato ad assecondarlo e a seguirne il flusso.
  • La perseveranza e la fede sono indispensabili per raggiungere la meta. Programmare il presente è fondamentale per avere il futuro che desidero. Le aspirazioni devono diventare obiettivi chiari, i desideri azioni concrete. Visualizzare il compimento del Viaggio aiuta a realizzarlo. La parola “impossibile” sarà bannata dal mio vocabolario. Elasticità mentale e creatività sono gli ingredienti che non devono mancare in questa formula.
  • Mi penserò vincente essendo semplicemente me stessa e capirò qual è il momento giusto per ogni attività. È utile scoprire i miei limiti, vitale non averne paura. Conoscere i propri sentimenti a volte sorprende, a volte spaventa, ma sopprimerli sarebbe perdere un’occasione per conoscersi profondamente. Ci sono sempre ostacoli tra il punto dove mi trovo e quello da raggiungere, bisogna prenderne coscienza. Il desiderio di arrivare è il vento che gonfia le vele verso la meta. Avere dei maestri, guardare ai grandi e alle loro imprese contribuisce a mantenere la rotta.
  • Credere ai miracoli è sbagliato? Quante volte si afferma: “ci vorrebbe un miracolo!”, quando non si trovano soluzioni a problemi o si bramano cambiamenti che non arrivano mai. A volte si implora per pigrizia, e se invece cominciassimo a credere che i miracoli sono sempre presenti e basterebbe entrarci in sintonia? Accorgerci che esistono veramente può trasformare la nostra vita in un’esperienza mirabolante.
  • Il Viaggio è fatto di tappe. Sarebbe cosa buona programmarle. Le tappe sono gli obiettivi mirati, devono essere realistici e a breve termine. Ogni obiettivo centrato, ogni tappa raggiunta, mi permette di guardare al passato e vedere i miei successi. Confermo e faccio crescere la fiducia in me stessa. Questo ricordare fa riaffiorare le mie sensazioni positive, di gioia e di orgoglio; le stesse che costruiscono la mia fiducia. Avrò bisogno di imparare a chiedere aiuto nei momenti di difficoltà e porterò nel cuore le occasioni in cui ho agito serenamente essendo unicamente me stessa.
  • Viaggiare è vincere. Partire vuol dire mettersi in gioco. Esplorare significa voler conoscere. Raggiungere i miei obiettivi sarà il risultato di un costante miglioramento, non importa quanto occorrerà, l’importante è arrivare. Più migliorerò, più avrò il desiderio di migliorare, quando arriverò alla meta, sarò pronta per fissarne un’altra.
  • Prometto di prendermi cura di me stessa, facendone un modo di vivere. Avrò cura del mio corpo come avrò cura del mio spirito. Sceglierò la mia Unicità! Analizzerò la mia visione del mondo, cercherò di capire come mi vedono gli altri, allargherò i miei orizzonti, scenderò sempre più in profondità.
  • I confini e la paura. Queste sono state pagine luminose. La verità è semplice e qui è stata svelata una semplice verità. Dove si traccia un confine si crea un opposto. Si interrompe un flusso vitale, che cambia, ma è sempre lo stesso e soprattutto è sempre presente. Dove si traccia un confine nasce uno scontro e più i confini sono forti ed impenetrabili e più lo scontro è violento. Siamo fatti di confini: la nostra pelle, le mura delle nostre case, le linee che tracciano i nostri territori, quelli dentro la nostra testa. Viviamo dentro le battaglie degli opposti e il segreto per sopravvivere è la trascendenza, andare oltre il bene e il male. Provare paura è un istinto di sopravvivenza. Sarà mia fedele compagna nel cammino da compiere, il mio navigatore. Ho bisogno di coraggio, il coraggio di ascoltare le mie paure, di accoglierle; non di porvi resistenza, ma di interpretarle, di indagare le loro origini. Trascendere le paure è liberatorio perché una volta superate si impara che ogni cosa è possibile e si diventa consapevoli di avere uno strumento in più per compiere il Viaggio.

Ci sarebbero altre mille cose che ho appuntato, ma le battute a disposizione stanno terminando. L’atleta Zen è un talismano da consumare, pasticciare, colorare. Un “libro delle risposte”, da aprire a caso quando ho un dubbio su me stessa o sul mondo, un piccolo maestro tascabile, una raccolta di piccoli lumi che all’occorrenza possono far sbiadire le ombre durante il mio Viaggio.

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“L’Atleta Zen, Prega, Medita, è Consapevole, Resta Sveglio, Sente, Recita e Canta, Respira e Sorride, si Rilassa, Diverte, Ride e Gioca, Crea e Immagina, Cede, Perdona, Accetta, Cammina, si Allena e si Muove, Lavora, Serve, Aiuta, Ascolta, Impara, Rende Grazie, si Evolve, Ama, Ama, Ama…”

  • Autore: Amanda Gesualdi
  • Distribuzione e Anno: lafeltrinelli.it e ilmiolibro.it, 2012, Edizione in bianco e nero
  • Genere: Sportivo, Psicologico, Olistico
  • Per acquistarlo (versione B/N): ilmiolibro.it

 

 

 

 

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