Gabriella De Gregorio, Mental Coach Pro, si è Laureata in Scienze Agrarie – Indirizzo Tecnico/Economico –  con 110 e Lode presso l’Università degli Studi di Perugia. Ci propone un’auto-intervista molto interessante, buona lettura!

Io sono Gabriella, desidero raccontare la mia storia personale, di come sono giunta fino qui e come questa piccola porta, abbia spalancato il portone della mia vista sulla vita. In questa intervista con me stessa, racconto il “mio Viaggio da Eroe” come Mental Coach.

  • Gabriella, perché hai deciso di fare il corso di Mental Coaching?

Ho iniziato questo percorso nel 2018 convinta che mi dovesse servire per una riqualificazione professionale. Oggi so, che non è stato solo un corso di studi, ma un percorso di vita: un nuovo modo di pensare, di agire, di affrontare la vita stessa.

  • Bel punto di partenza! Ma facciamo un passo indietro: raccontaci com’è andata?

Nel gennaio 2018 stavo attraversando un periodo di insoddisfazione e malessere generale: il lavoro, la casa, il fisico, la salute. Sentivo che stavo “buttando il mio tempo”, che potevo desiderare di più dalla vita, che c’era di più! Sentivo il bisogno di cambiare qualcosa, ma non sapevo da dove iniziare, come fare. A quel tempo, ero totalmente concentrata su “il cosa non voglio”, piuttosto che su ciò che realmente volessi. La mia mente, mentiva. Il corpo urlava lanciandomi messaggi di ogni genere, alternando: dolore cervicale, mal di tesa, dolore alle anche, borsite acuta, nausea, etc. Stavo chiedendo aiuto all’Universo. La sera del 24 gennaio 2018 mi imbattei nell’immagine di S. Michele Arcangelo. Quella figura richiamò alla mia mente una libera associazione di simboli. Due sere dopo venni a conoscenza che nella stessa sera la Sacra di San Michele in Val di Susa (Piemonte), aveva preso fuoco. Da quei segni ebbi una scossa. Per qualche mese accantonai l’evento, forse inconsciamente per lasciarlo sedimentare in attesa di un nuovo segnale che mi aiutasse a capire il percorso che la vita mi stava indicando. Da qui iniziò la mia ricerca, fino ad approdare al corso di Mental Coaching della Bocconi.

  • Si è trattato di una coincidenza significativa per te, che poi ti ha spinto nella scelta del corso?

Si, assolutamente; anzi direi proprio un caso di sincronicità che mi ha spinto a cogliere questa opportunità. E guarda caso il corso per divenire Mental Coach è cominciato il 29 settembre, giorno in cui per la chiesa festeggia San Michele Arcangelo.

  • Direi stupefacente! Come è stato il percorso?

Durante i mesi di studio, ho sperimentato direttamente su me stessa, gli insegnamenti che di volta in volta apprendevo. Ho usato le tecniche, gli strumenti messi a disposizione, ho iniziato a creare gradualmente la mia “cassetta degli attrezzi”, di cui oggi non posso più fare a meno. Applicare ciò che apprendevo mi ha portato ad una trasformazione. Tante domande, a cui finalmente ho potuto dare delle risposte. Ho compreso la meraviglia che si cela dietro il cambiamento, che ho delle doti, del potenziale inutilizzato, e che quei talenti assopiti e latenti, possono essere da me impiegati per migliorare la mia vita e quella di chi mi sta vicino. E così ho fatto!

  • Gabriella, ci fai un esempio? Quali risultati pensi di aver ottenuto dal corso?

Certo! Ho appreso, ad esempio, come porre la giusta domanda per individuare il reale problema, quella che ci consente di far scattare il “clic” interiore, come focalizzare gli obiettivi e non disperderli, come restare concentrata su ciò che desidero realmente, e lavorarci con costanza giorno dopo giorno. Tracciare un percorso strutturato, sapere dove voglio arrivare, avere fede, credere in me stessa, pianificare, visualizzare, ascoltare il mio dialogo interno, darmi delle scadenze ben precise, dei micro obiettivi; tutto questo ed altro mi ha permesso di compiere un passo dietro l’altro, uno alla volta come quando si cammina su una fune sospesi nell’aria, assaporando ogni singolo momento, senza correre, ma andando comunque avanti e avvicinandomi ogni giorno di più ai miei obiettivi, ai sogni, anche quelli che credevo irrealizzabili. E ora mi dico e ripeto: “Se lo puoi immaginare, lo puoi fare!”.

  • Come hai applicato nella tua vita ciò che hai appreso?

È stato applicato su tre aspetti della ruota della mia vita: il lavoro, la casa, la salute. È stato un anno impegnativo e faticoso, non privo di difficoltà, ma ricco di vittorie e soddisfazioni. All’inizio del percorso, subivo ogni cosa, il lavoro era ormai un “dovere necessario” per la mia sussistenza materiale; la casa un luogo dove tornare a dormire; il mio corpo fisico e mentale un estraneo pieno di problemi, che non riconoscevo quasi più. Oggi vivo il lavoro con più serenità e consapevolezza; vivo la casa che finalmente sento calda, accogliente e in linea con le mie energie interiori; la mia salute ed il mio corpo sono decisamente migliorati. Sono uscita dal torpore dell’insoddisfazione. Continuo a percorrere il mio cammino passo dopo passo, verso mete ancora più alte. So che posso farcela, perché oggi ho degli strumenti ben precisi a cui affidarmi, delle tecniche; perché ho ritrovato la fiducia, la fede in me stessa, nelle mie possibilità, nelle persone che incontro, nella vita.

  • Gabriella, vuoi aggiungere qualcosa a chiusura di questa intervista?

Sì, Namasté!

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