Il nostro Percorso di Mental Coaching propone una visione aperta ed integrata, un approccio olistico, non giudicante. Non ci interessa separare, ma ci impegnano ad unire. Il Coach è tenuto a viaggiare nella conoscenza senza limitarsi al coaching in senso stretto. Ecco perché oggi vi proponiamo una lettura di grande valore e spunto, che spazia dalla fisica quantistica (in un linguaggio accessibile) alla spiritualità! Nel Corso abbiamo avuto modo di esplorare ad esempio la Macrobiotica (il cui simbolo è proprio il Tao), per scoprire che gli estremi si incontrano, che il viaggio dell’uomo è vincere le dualità.

Il confronto fra scienza e spiritualità è un argomento a volte controverso e spesso dibattuto nel modo sbagliato. Per molti questo rapporto neanche esiste, per altri le due forme di pensiero devono rimanere separate. A porre rimedio a questa grave lacuna ci ha provato il fisico teorico Fritjof Capra in questo Il Tao della Fisica.

In questo libro lo scrittore austriaco esamina una linea di pensiero che ha caratterizzato per molti anni i suoi studi scientifici. Secondo lui la religione orientale ha un’incredibile somiglianza di pensiero con la fisica teorica. Il libro è organizzato in tre parti. Una dedicata appunto alla discussione e alla comprensione di alcune delle teorie scientifiche più importanti; una sui presupposti di alcune delle principali correnti di pensiero orientali e una terza che suggerisce possibili sintesi, confluenze e sovrapposizioni.

Lo scopo dichiarato del bellissimo libro di Capra è di dimostrare che esiste una sostanziale armonia tra lo spirito della saggezza orientale e le concezioni più recenti della scienza occidentale. La fisica moderna va ben al di là della tecnica, «la via – il Tao – della fisica può essere una via con un cuore, una via rivolta alla conoscenza spirituale e alla realizzazione di sé». Con uno stile piano ma appassionato, l’autore spiega al lettore da una parte i concetti, i paradossi e gli enigmi della teoria della relatività, della meccanica quantistica e del mondo sub-microscopico, e, dall’altra, gli fa assaporare il fascino profondo e sconcertante delle filosofie mistiche orientali.

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Il Tao della fisica (1975), è il primo libro pubblicato da Fritjof Capra, tradotto in italiano nel 1982 (Adelphi) e divenuto famoso solo con la ristampa del 1989. In questo volume Capra svolge un’analisi delle analogie tra le teorie relativistiche e quantistiche della fisica moderna, e le filosofie religiose orientali, tra cui l’Induismo, il Buddhismo Mahāyāna, e in particolare il Taoismo e lo Zen.

Capra considera significativo come, attraverso esperienze del tutto differenti — l’una (la fisica) attraverso l’empirismo razionale e codificato, e l’altra (la filosofia religiosa orientale) attraverso la meditazione e l’esperienza extra-sensoriale — giungano a conclusioni e considerazioni astratte, basate su principi di analogia concettuale, molto simili. La visione del “mondo” che ne deriva, e che accomunerebbe la fisica relativistica e quantistica alle filosofie religiose orientali, è completamente diversa dalla visione meccanicistica derivante da Newton.

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