Marco Bazzana, dopo la maturità scientifica, si è laureato in Ingegneria Meccanica ed ho vinto una borsa di studio per il Master in “Risk Engineering and Management” presso il Politecnico di Milano; è stato Senior Kaizen Trainer presso Kaizen Institute Italy ed attualmente è Operation Manager presso l’azienda Conf Industries di Brescia. A Maggio 2020 è diventato Mental Coach di Primo Livello e sta proseguendo gli studi per divenire Mental Coach Pro.

*** *** ***

Il mio personale viaggio nel mondo del lavoro mi ha portato ad occuparmi del metodo Kaizen ormai da oltre 10 anni, principalmente nel mondo aziendale a conduzione famigliare, sia internamente sia da consulente esterno.

Nel mondo occidentale il termine ‘’Kaizen’’ viene tradotto con “miglioramento continuo”, ma Masaaki Imai, fondatore di Kaizen Institute e divulgatore del metodo al di fuori del Giappone, era solito definirlo più profondamente con “Everyday improvement, everybody improvement, everywhere improvement”.

Un altro modo di rendere comprensibile questo concetto può essere questo: ”uno ‘stato mentale’ che non è mai soddisfatto dello status quo e che crede che qualunque cosa facciamo debba essere migliorata”.

Se volessimo trasporre il concetto in ambito aziendale, o in generale all’interno di una organizzazione, punteremmo a raggiungere, per il nostro prodotto o servizio, una miglior qualità, un costo di realizzazione più contenuto, un miglior livello di servizio verso il cliente e gli stakeholders, un maggior ‘rispetto’ per le persone.

In particolare proprio quest’ultimo punto mi ha sempre stimolato; ritengo veramente necessario recuperare nei fatti il valore delle persone, mettendole in condizione di poter esprimere al meglio il proprio potenziale, che la mia esperienza mi porta a vedere ancora molto soffocato o addirittura represso all’interno delle aziende. Nei fatti… sì, perché troppo spesso manca la coerenza tra ciò che molti manager, responsabili, imprenditori esprimono a parole e come invece si comportano. Qui entra in gioco il Coaching, come prezioso supporto per poter affrontare questo delicato passaggio, dal “comando e controllo” dei collaboratori, al loro sviluppo e responsabilizzazione, in sintonia con gli obiettivi da raggiungere.

Nell’intraprendere questo sorprendente viaggio mi ritrovo ad avere a che fare con una forte dicotomia: da un lato il mondo della tecnologia e del marketing sempre più accelerato (Digital Marketing, Industry 4.0, Big Data Analytics, Artificial Intelligence, IoT…) e dall’altro un crescente desiderio delle persone di sentirsi ascoltate nelle proprie idee, di poter essere orgogliosamente partecipi alla realizzazione di un progetto avvincente attraverso il personale contributo.

In uno scenario simile emergono alcune domande che a mio avviso meritano attenzione, quali, ad esempio: “quale sarà il ruolo della persona in un’azienda e più in generale nella società?”; “i computer e l’intelligenza artificiale sostituiranno il lavoro delle persone?”; “i pensieri e le azioni che compiremo saranno realmente libere oppure saranno manipolate da coloro che possiedono i mezzi per orientare le masse?”. Credo che proprio il Coaching ci possa dare un prezioso supporto, guidandoci verso una maggior consapevolezza a “ragionare con la nostra testa”, a superare i luoghi comuni e ad imparare a fare i conti con le proprie emozioni, per riconoscerle, gestirle e canalizzarle verso un maggior stato di benessere, come singoli ed all’interno della società stessa.

Mi piacerebbe pertanto dare un contributo per favorire ed ampliare la conoscenza del Coaching in azienda, nelle scuole, nello sport, affinchè si possa porre le basi per lo sviluppo di una società realmente “all’avanguardia”. Inoltre parallelamente possiamo riferirci di nuovo al Kaizen, come arte del “continuous self-development”, da diffondere insieme al Coaching, proprio per portare a compimento sia l’aspetto legato al raggiungimento concreto (e misurabile) di pianificati obiettivi di processo (necessari per giungere al risultato), sia quello di realizzazione della persona, o del team di lavoro.

In questo modo mi piace pensare che saremo in grado di affrontare le sfide del prossimo futuro con meno timore e più fiducia, creatività e libertà!

 

Marco Bazzana ha scritto per noi anche il seguente articolo: “Il senso del lavoro“.

Translate »