Manuele Marini – Master’s Degree in Mechanical Engineering, CEO & Head of Research of Wake Trade Technologies Ltd in UK, Mental Coach di Primo Livello – ci presenta la sua relazione sul libro “L’Alchimista” di Paulo Coelho, uno dei testi utilizzati nel corso.

Ho riletto con piacere questo libro dopo molti anni. È proprio vero che quando noi cambiamo, allora rileggiamo le parole con occhi diversi, con consapevolezza nuova. Mi è piaciuto rileggerlo soprattutto alla fine del corso di Mental Coaching Pro, perché questa storia simbolica di Santiago descrive molto bene la mia visione del Coaching di come costruire un viaggio. Queste frasi del libro, nella sua parte finale, rappresentano ottimamente la mia visione.

“Ogniqualvolta riusciamo a migliorare la nostra essenza, anche tutto ciò che ci circonda diventa migliore.

L’Amore è una forza che trasforma, arricchisce e perfeziona l’Anima del Mondo.

Siamo noi ad alimentare l’Anima del Mondo, e il luogo in cui viviamo si rivelerà più bello o più squallido, se non migliori o peggiori. È qui che possiamo riconoscere la potenza dell’Amore: quando amiamo, infatti, ci sforziamo di essere migliori di quanto non siamo in quel momento.

Ognuno possiede la propria Leggenda Personale, è vero, ma un giorno essa può diventare realtà, trasformando l’uomo in una creatura migliore, che dovrà scoprire e perseguire una nuova Leggenda Personale – e così fino a quando l’Anima del Mondo non sarà davvero una cosa sola.

Indipendentemente dalle proprie azioni, ogni essere presente sulla Terra svolge sempre un ruolo fondamentale nella storia del mondo, anche se, di solito, lo ignora.

La vita è davvero generosa con chi persegue la propria Leggenda Personale.”

Da dentro a fuori. L’alchimia come trasformazione che diventa possibile quando interiormente matura la consapevolezza, la comprensione, la conquista. Non è questione di metodo o di formula magica, ma di creare l’alchimia dentro, per poi esprimerla fuori. In quel momento sei parte dell’Universo, dell’Anima del Mondo, di una cosa sola. Credo che imparare ad ascoltare, a sentire, sia un punto di partenza importante per essere in sintonia con qualche cosa di più grande di cui facciamo parte. Soprattutto oggi, dove i media ti bombardano di paure, di restrizioni che allontanano le persone e rendono il contatto pericoloso. Oggi, ancora di più, è importante far fiorire il potenziale vitale che l’uomo ha per vivere bene e in armonia con l’Universo.

“Ma aveva anche qualcosa di più importante: la speranza che, un giorno, potesse realizzare il grande sogno della sua vita: viaggiare. È la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita così interessante.”

La speranza è importante, spenta quella tutto si spegne. Io credo molto nei sogni, perché molte volte sono stati premonitori e di insegnamento. Allo stesso tempo ritengo che quel linguaggio sia individuale, molto difficile dall’esterno cogliere le sfumature e raccontarlo. I sogni sono importanti e bisogna allenarsi a dialogare con i sogni!

“Le cose semplici sono le più straordinarie, ma soltanto i saggi riescono a vederle.”

Fiducia, ascolto interiore, pazienza. Siamo bombardati da informazioni e messaggi che vogliono scoraggiare, ti vogliono dire che devi credere solo a quello che viene da fuori e non da dentro. Bisogna fare tutto in fretta alla velocità di un click. Credo che molte persone preferiscano sognare che provare il viaggio, avere una metà da raggiungere. L’abitudine e cercare sicurezza nell’abitudine è uno dei problemi più grande dei nostri tempi. Gesti vuoti e ripetitivi. Nutrire di amore quello che facciamo, questo riempie e trasforma le cose. Senza amore nelle nostre azioni facciamo solo gesti vuoti che ci inaridiscono. In ogni istante scegliamo e possiamo scegliere. Spesse volte ci dimentichiamo di questo e riteniamo che ci sia sempre qualche cosa di più grande all’esterno di noi che debba condizionare le nostre scelte. Se ti senti collegato con le altre persone, allora le tue scelte saranno di un tipo. Se, invece, ti ritieni scollegato dalle altre persone, allora, le tue scelte saranno probabilmente molto diverse e la società ci offre, in abbondanza esempi, dell’essere scollegati.

Essere consapevoli che ognuno ha il suo percorso non è da poco. È facile cadere nella tentazione di dire all’altro come apprendere le cose. Per essere un buon Coach bisogna imparare a lasciar imparare. “Qui e ora”, concetto semplice, ma potentissimo se messo veramente in atto. Io credo che esista una Coscienza Universale in cui siamo immersi, la nostra consapevolezza ci porta ad accedere a questo livello di coscienza come per ricordare qualche cosa che già sapevamo. Per questo ritengo che nel Coaching sia importante che il Coach impari a permettere che le cose esistano, che il suo atleta possa raggiungere la consapevolezza che gli serve raggiungere… da dentro a fuori.

Le persone che vivono più a contatto con la natura credo riescano più facilmente a comunicare con l’Anima del Mondo. Viviamo in una società dove ci sono troppe sollecitazioni avverse, che bisogna costantemente contrastare per mantenere una connessione.

Siamo partiti a parlare di Coaching e siamo finiti a parlare di Dio. Ma in fondo arrivare ad esprimere l’eccellenza, manifestare il nostro massimo potenziale in luce, che cos’è se non manifestare il divino? Andando oltre le religioni e le parole, sappiamo tutti che ogni volta che esprimiamo il meglio di noi ci sentiamo in unione intima con l’Universo e proviamo felicità. Tutte le volte che sprofondiamo nell’ombra ci sentiamo separati e in conflitto. Creare il viaggio è semplicemente allenarci a percorrere un percorso interiore di contatto con il Divino, e il contatto è interiore, per questo ritengo che il Coaching sia un percorso da dentro a fuori.

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