Monica Nali, Coach & Ambassador University Coaching, ci parla del Coaching nel film “L’ultimo Samurai”. Buona lettura!

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Questo film accende il desiderio di approfondire la cultura dei Samurai, il bushidō, fonte ispiratrice di un codice etico per la propria vita: Onestà e Giustizia, Eroico Coraggio, Compassione, Gentile Cortesia, Completa Sincerità, Onore, Dovere, Lealtà. Tutti valori che sono alla base della Comunità dei Samurai che accoglie Natan, prima come nemico degno della loro cultura, poi come amico.

義, Gi – Onestà e Giustizia: onestà verso gli altri, verso il coachee nella misura in cui non si alimentano falsi pensieri, non si prendono in carico tematiche che non sono di competenza del coaching. Giustizia, non attesa dagli altri ma esercitata in prima persona da parte del coach come uno dei valori che emergono nelle restituzioni al coachee, nelle parafrasi e nelle ristrutturazioni.

勇, Yu – Eroico Coraggio: in prima battuta, il coach deve esprimere la forza di agire del Guerriero, senza paura, per vivere in modo completo e pieno, uscendo dalla zona di comfort e ampliando le proprie prospettive, senza il timore di confrontarsi con una grande sfida; sarà quindi nelle condizioni di poter supportare il coachee nel fare altrettanto e individuare la strada per ciò che veramente conta.

仁, Jin – Compassione: le capacità e le competenze del coach devono essere al servizio dell’essere umano che vuole sviluppare le proprie potenzialità, come farebbe l’Angelo Custode. Se nei Samurai questo valore deve essere espresso in primis verso donne e bambini, nel coaching non ci sono limiti di sesso o di età. Si rivolge a tutti coloro che abbiano un obiettivo e la voglia di raggiungerlo.

礼, Rei – Gentile Cortesia: il contenuto viaggia sempre sui binari della forma. Contenuto e forma sono imprescindibili se si vuole che il messaggio arrivi a destinazione, se si vuole che si crei un rapporto nel quale il coachee si apra e si esprima. Una forma autentica, una forma di rispetto.

誠, Makoto – Completa Sincerità: la sincerità è l’unica dimensione rispetto alla quale un rapporto di coaching può essere efficace. La sincerità alimenta la fiducia. La mancanza di sincerità da parte del coach, per esempio in un momento di celebration per un risultato raggiunto dal coachee, se percepita dal coachee, scalfirebbe l’immagine del coach e verrebbe meno il rapporto di fiducia reciproco alla base della relazione di coaching.

名誉, Meiyo – Onore: nella cultura Samurai il solo giudice dell’onore è lui stesso. Un’esperienza di coaching ci mette in prima linea di fronte a noi stessi ed è solo a noi che dobbiamo rendere conto in questa esperienza. Il coach deve essere consapevole di questo e agire di conseguenza.

忠義, Chugi – Dovere e Lealtà: il coach esprime la sua lealtà nei confronti del coachee. Lo considera capace, creativo, saggio e ben intenzionato e gli rimane fedele lungo tutto il percorso.

Credo che gli stessi valori debbano essere anche parte del coachee al fine di garantire la costruzione di un rapporto di Partnership tra le due figure, un rapporto paritetico basato sulla fiducia reciproca. Si tratta di un percorso in cui il coach è responsabile del processo di coaching e dell’utilizzo delle competenze in modo corretto. La responsabilità del raggiungimento della meta è del coachee che decide di intraprendere delle azioni che riflettono se stesso. Lo spessore etico della pratica di coaching testimonia l’importanza di un percorso intimo e personale che conduca l’aspirante coach prima ad essere coach e poi a fare il coach.

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