Marta Silvino – UC Manager Area Psicologia – Mental Coach Pro; laurea in Psicologia, Master in Psicologia dello Sport; Insegnante di Tennis, Educatrice Sportiva Olistica, atleta di tennis. Mail: marta.silvino@universitycoaching.it

*** *** ***

Ogni volta che, termina un anno e alle porte si affaccia quello nuovo, siamo chiamati ad incentrare le nostre forze e la nostra attenzione sullo stilare nuovi propositi. Si cambia pagina, si cambia libro, si va incontro a qualcosa di nuovo di cui l’anno passato è stato Maestro. Gli obiettivi sono personali, passando in rassegna ciò che è stato, ciò che vorremmo restasse invariato nel nuovo anno, quelle che sono per noi le certezze, quello che invece vogliamo assolutamente lasciarci alle spalle.

Mi chiedo, perché soltanto con l’avvento del nuovo anno, tutti, riusciamo ad essere dei bravissimi coach di noi stessi. Quale è la spinta che ci dà la forza di stabilire nuovi obiettivi? L’entusiasmo irruento con cui ci sentiamo pronti ad affrontare nuove sfide, a metterci in gioco e rischiare se necessario per concretizzare ciò che desideriamo?

Durante l’anno avverto quasi l’impossibilità nel cambiamento come se, intrapresa quella via, frutto degli obiettivi stabiliti all’inizio di quell’anno, fosse impossibile cambiare rotta. Perché? Quale è il patto che abbiamo stipulato con quegli obiettivi? Cosa potrebbe accadere se cambiassimo rotta in corso di viaggio? Paura, smarrimento, incertezza, delusione?

Il nuovo porta con sé una brezza di curiosità, di sfida, di voglia di essere migliori e avere il meglio perché in fondo la verità è che ognuno di noi crede realmente in sé stesso e nelle sue potenzialità, siamo tutti ottimisti e fiduciosi. Credo che sia questa la risposta, una freschezza che sa di speranza.

L’anno passato è stato indubbiamente per tutti difficile. Ci è sembrato di vivere in un film di guerra di quelli che passano in televisione, di vivere una realtà simile a quella vissuta dai nostri antenati, qualcosa di irreale, di impossibile per l’attualità, qualcosa che ci ha lasciati sgomenti e sicuramente segnati. Non è possibile che proprio questo sia successo in una era così sviluppata, per certi versi ma per altri ancora troglodita, e a noi.

Credo però che un anno come quello passato sia stato un ottimo mezzo di coaching. Se ci fermiamo un attimo e riflettiamo vediamo come siamo stati spinti a resistere, a cambiare abitudini, a reinventarci, a creare ogni giorno delle sfide diverse che ci mantenessero vivo l’entusiasmo e la voglia di portare a termine ogni obiettivo prefissato, a giungere al termine della giornata. Abbiamo vissuto ogni giorno restando nel qui e ora. Ognuno di noi è stato chiamato a creare l’inizio di un nuovo anno in ogni nuova giornata.

Ci siamo cimentati nelle passioni, abbiamo scoperto piatti culinari nuovi, abbiamo fatto quella telefonata o letto quel libro che desideravamo fare da tempo, ci siamo concessi tempo, quello stesso tempo che decidiamo di concederci all’inizio del nuovo anno per meditare su ciò che è stato in termini di eventi e emozioni e, su ciò che sarà.

Siamo stati chiamati a sopravvivere, a creare ogni giorno delle nuove strategie, ad ascoltare il vuoto ma soprattutto ad ascoltarci. Quell’aria nuova di freschezza l’abbiamo fatta entrare dalle nostre finestre ogni giorno, per avere una boccata d’aria, fondamentale per ricominciare.

Allora credo che, così come siamo stati in grado di creare, in un anno talmente particolare, spazi, intere giornate di coaching, interi momenti di road map, di visualizzazione, di resilienza, di strategie, un nuovo anno non sia altro che un memo per ricordarci che ogni momento può essere quello giusto per reinventarci e creare qualcosa di nuovo. In ogni momento possiamo creare dei nuovi obiettivi e adattarli alle nostre esigenze. Siamo in continuo mutamento, e la realtà che ci circonda ce l’ha dimostrato, credo quindi che sia impossibile ancorarci a degli obiettivi senza sentire l’impulso di cambiarli, se il nostro sentire cambia a sua volta.

Senza accorgercene abbiamo portato nell’inizio del nuovo anno coaching e nell’anno passato ancora, dell’ottimo coaching. Viviamo ogni giorno come “il” nuovo giorno, come fosse un nuovo inizio!!

*** *** ***

Riflessioni: secondo te, quali sono i Punti di Forza del Mental Coaching? Quali sono i tuoi Punti di Forza? Quali potrebbero essere le azioni per sfruttare i tuoi Punti di Forza? Quali potrebbero essere le azioni per avvicinarti ai Punti di Forza del Mental Coaching?

*** *** ***

Translate »