La Realtà Virtuale può sostituire la Visualizzazione? In questo video, Amanda Gesualdi, esprime il suo parere in merito… Buona visione!

*** *** ***

Innanzitutto chiariamo cosa è la Realtà virtuale: un ambiente digitale che sostituisce completamente il mondo reale. Quando si parla di Virtual Reality (VR) s’intende una tecnologia capace di trasportarci in una realtà diversa da quella che stiamo vivendo.

Questo avviene tramite dei visori che, una volta indossati, sono capaci di isolare dal mondo e teletrasportare altrove. Magari a vivere un’esperienza, come una camminata in montagna o una visita in azienda, insieme a chi la vive ogni giorno. Le possibilità sono infinite. Con la realtà virtuale, puoi infatti muoverti e guardare in ogni direzione – su, giù, di lato e dietro di te, come se fossi fisicamente lì. Questa tecnologia può teletrasportarti in ambienti reali, ripresi attraverso telecamere 360, oppure in ambienti completamente ricostruiti, grazie all’uso della grafica 3D.

La VR sta arrivando anche nello sport, creando virtualmente il campo da gioco con l’obiettivo di migliorare alcuni aspetti della prestazione. La domanda sorge quindi spontanea, potrebbe la VR sostituire, e a questo punto anche facilitare, la Visualizzazione? La mia risposta è “No”, anzi può creare un rallentamento nelle capacità dell’individuo di visualizzare, quindi di creare.

L’allenamento alla visualizzazione è fondamentale per gli sportivi, l’immaginazione è una funzione psichica che ci permette di creare la realtà, risolvere processi legati alla poca stima o fiducia, realizzare gli obiettivi, migliorare la propriocezione, portare consapevolezza al senso di sé. Allenare l’immaginazione è determinante anche da un punto di vista Archetipico (siamo nell’Inconscio Collettivo), attivando il Creatore ed il Mago.

L’immaginazione contribuisce ad “accettare la vittoria”, perché come ben sapete una delle paure maggiori nello sport e nella vita, è la paura di vincere. La visualizzazione ha bisogno di essere ancorata attraverso processi emotivi che un visore non è in grado di darci, il visore può stimolare a livello sensoriale, ma non emotivo, passaggio fondamentale per accettare la vittoria ad esempio.

Purtroppo la tecnologia crea in questi casi dei limiti, anzi dei danni! Questo è un tema molto ampio, che tocca tematiche come ad esempio anche la Meditazione, o le musiche con suoni nabiurali che ci conducono ad uno stato meditativo. Nella prima attingo al mio potenziale spirituale fino a raggiungere l’Illuminazione, nel secondo mi rilasso convinto di meditare, ma non è così, mi rilasso e nient’altro.

La tecnologia è utile se utilizzata in modo coerente e non per “vendere” o peggio ingannare; così diventano solo forme dopanti andando a impigrire le nostre virtù. Il tema centrale credo sia “lo sforzo”, in senso positivo, è lo sforzarci che ci permette di dare vita alla nostra vita, ed evolvere su tutti i piani.

 

Translate »