Qui di seguito un articolo estratto dal libro di Alberto Biffi “La tua strada verso il successo“.

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Quando gli atleti, di qualsiasi disciplina, si trovano nella zona, dicono di sentirsi incredibilmente sicuri dlle loro capacità di performance. Persino dopo un errore si sentono come se potessero fare un balzo in avanti ad un livello migliore di prestazione. Alcuni dicono di essersi sentiti eccitati, come i bambini prima di aprire i regali. Riescono a malapena ad aspettare di cominciare la competizione, per vedere che meravigliosa combinazione di cose riusciranno a mettere assieme dopo. Gli atleti che stanno creando la zona, spesso si ritrovano a sorridere indipendentemente da come stiano andando, poiché si stanno divertendo comunque. Il golfista Phil Mickelson lo ha dimostrato sorridendo verso la vittoria del Master nel 2004.

Quando descrivono ciò che provano, spesso gli atleti usano parole come: senza preoccupazioni, senza sforzo, automatico, potente, energico, e semplice. Riportiamo di seguito una citazione giornalistica di un giocatore di tennis che aveva appena vinto un torneo in California: “Speravo di poter controllare quello che stava succedendo. Sentivo una fiducia che non avevo mai provato prima, credevo veramente di poter fare qualsiasi cosa!! Questo è il nocciolo della questione, questo è il motivo per cui gioco a tennis: non solo per vincere i tornei, ma per sentirmi esattamente come mi sono sentito qui oggi. Se potessi sentirmi così più spesso, sarei il migliore al mondo.” Questo è stato detto da Pete Sampras, prima di diventare professionista. Ha continuato a vincere più Grand Slam di qualsiasi altro tennista. Forse era riuscito a controllare quella “sensazione” che conduce alla zona!!!

Come aumentare le possibilità di entrare nella “Zona”? 

Prima della gara: 1. Imparate e praticate una tecnica efficiente. Movimenti efficienti hanno meno la tendenza ad esaurirsi durante una competizione. Senza efficienza tecnica, raramente l’atleta entra nella zona. 2. Dovete essere in smagliante forma fisica: lo stare nella zona cessa nel momento in cui l’atleta è troppo stanco fisicamente e/o mentalmente. Ovviamente la fatica, i crampi e l’infortunio rende il raggiungimento della zona pressoché impossibile. 3. Cercate di capire e praticate strategie ad alto risultato: non importa quanto alta sia la vostra tecnica e la vostra preparazione fisica, gli atleti che normalmente scelgono strategie rischiose, difficilmente riescono ad entrare nella zona, contrariamente a quelli che sanno trarre vantaggio dai loro errori tattici. 4. Preparatevi adeguatamente: assicuratevi di aver prestato attenzione al vostro equipaggiamento, dieta, sonno, allenamento e riscaldamento pre-gara. Visualizzate quotidianamente.

Durante la competizione: 1. Rimanete nel tempo presente: non conosciamo nessun atleta nella storia dello sport che sia riuscito ad entrare nella zona mentre era arrabbiato o nervoso. Crediamo che non sia nemmeno possibile. Per definizione, un atleta nella zona riesce a dare una performance in automatico, ha molta fiducia, visualizza chiaramente, e sente un piacere quasi costante indipendentemente dal risultato. Non è possibile provar piacere se ci si sofferma sugli errori del passato o se ci si preoccupa dei risultati nel futuro. Alcuni atleti riescono a gareggiare bene anche se sono nervosi o arrabbiati, ma il livello più alto di prestazione, non si raggiunge fino a quando non vengono eliminate le emozioni negative. 2. Mantenete i pensieri positivi ed utili: appena un atleta diventa autocritico e negativo, la zona viene persa. La parola chiave è Fiducia ed i pensieri positivi ed utili la mantengono alta. 3. Usate un buon rituale: è difficile riuscire a rimanere nella zona per tutta la durata della gara. Gli atleti che vi riescono sono in grado di gestire i loro momenti di riposo estremamente bene. La maggior parte degli sport hanno sempre un momento di inattività. In questi momenti, gli atleti di successo, controllano i loro occhi, si rilassano, visualizzano le strategie migliori da seguire, e rimangono nei loro pensieri al “presente”. Anche questi rituali vanno ripetuti spesso in modo che diventino automatici. 4. Visualizzazione “flash”: quando siete proprio sul punto di utilizzare una capacità, immaginatela nella sua esecuzione ideale. Alcuni esempi possono essere: nel tennis immaginare la direzione della palla prima del contatto con la racchetta; immaginare la direzione di un tiro in sospensione appena prima che venga effettuato; immaginare un esercizio al tappeto nella ginnastica appena prima di eseguirlo; immaginare un’azione frontale nel basket appena prima che avvenga. I grandi atleti hanno delle immagini flash di quello che stanno per fare e semplicemente copiano ciò che hanno appena visto nella loro mente. Questo tipo di visualizzazione può e deve essere praticata regolarmente prima che funzioni in modo costante durante le gare.

 

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