Comunicato Stampa del 16 Settembre 2020 dedicato alla giornata di Aggiornamento e Formazione “Share your Courage”.

Domenica 13 Settembre si è tenuto un incontro formativo con ben 15 Coach insieme ad Amanda Gesualdi e Alberto Biffi, organizzato dalla University of Coaching. Luogo d’incontro Villa Castelbarco Pindemonte Rezzonico ad Imbersago (Lecco). I temi affrontati sono stati molti, in particolare: la paura, la paura di vincere e perdere, la gestione dei conflitti, come costruire una squadra vincente, ecc.

Paura significa una cosa soltanto, abbandonare il conosciuto ed entrare nello sconosciuto. La paura affligge e spesso domina tutti gli aspetti della nostra vita: come parliamo, come lavoriamo, come mangiamo, come ci poniamo in relazione, come creiamo, persino come respiriamo. Ad un livello profondo c’è sempre la paura del vuoto e della morte, è alla base di tutte le altre paure. Uno dei modi più efficaci per proteggere la nostra vulnerabilità è quello di adottare un ruolo, darci un’immagine: l’uomo di potere, la vittima, il tipo sexy, la persona che si prende cura degli altri, il tipo spirituale, o affascinante e carismatico, la persona intelligente, dotata di senso dell’umorismo, oppure il tipo atletico… Dietro al giudizio si nasconde la paura, dietro la paura c’è sempre una strategia; per liberarci da una strategia dobbiamo sentire la nostra vulnerabilità. Quando le strategie funzionano noi ci aggrappiamo ancora di più ad esse e diventa ancora più difficile averne consapevolezza…

… Gran parte del nostro condizionamento si basa sull’evitare la paura ed il dolore. Come risultato, ci siamo costruiti uno stile di vita che mira a tenerci lontano da queste sensazioni. La nostra cultura non favorisce il lavoro interiore. L’amore è impossibile da trovare e da sostenere finché non ci siamo confrontati con le nostre paure e abbiamo cominciato a lavorarci. I condizionamenti negativi creano basi solide per le paure. In un mondo di vincitori o perdenti non c’è spazio per esplorare ad esempio la vergogna. Danneggiare la fiducia di un bambino significa danneggiare tutta la sua vita, perché la fiducia ha un valore immenso: nel momento in cui la perdi, stai anche perdendo il contatto con tutto il tuo essere. La fiducia dà senso all’esistenza! …

… Ci sarà sempre un conflitto tra quello che so è quello che sento. I più grandi conflitti non sono tra due persone, ma tra una persona e se stessa. Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi. Non esiste peggior conflitto di quello tra un cuore sensibile e un cervello razionale. Alcuni dei più grandi conflitti si svolgono nelle stanze silenziose della tua anima…

Diversi e interessanti gli interventi dei Mental Coach Pro: Andrea Rognoni ci ha parlato del Progetto dedicato ai Collegi Universitari di Merito; Matteo Lucchini ha condiviso con molta sensibilità la sua esperienza con il coraggio; Angela Scalia ha proposto una esperienza tra musica, colori ed emozioni; Marta Silvino ha affrontato il tema dell’auto-coaching tra giudizio e aspettative; Manuele Marini ha portato un’esperienza lavorativa di livello e di come ha trasformato i problemi ed i conflitti in obiettivi; Laura Cianci ci ha esposto le similitudini tra il Funnel Coaching ed il Funnel Marketing; Vincenzo Catalano ci ha portato a conoscenza dell’incredibile vicissitudine del Colonnello Carlo Calcagni.

Per chiudere non possiamo non menzionare il contributo della nostra Chef Fiordiana Castelbarco e del prezioso aiuto della Contessa Rosella Minotti Castelbarco. Una bellissima esperienza ed una fantastica condivisione, grazie a tutti!

Ecco alcuni feedback dai partecipanti…

“Una splendida giornata perfettamente organizzata, ricca di spunti notevoli ed interessanti, dove la curiosità, la bravura e la competenza di tutti i Coach ha fatto sì che venissero raggiunte altissime vette di Coaching. The last but not the least, l’eccezionale cucina di Fiordiana e sua mamma.”  Matteo Lucchini

“Grazie Amanda e Alberto! È sempre un piacere acquisire nuove competenze. Si alza sempre più l’asticella, continuando il Viaggio in compagnia dei colleghi Coach. Ritrovarsi è splendido, si fa il pieno di energia positiva.”  Andrea Rognoni

“Ascoltare, condividere, confrontarsi, emozionarsi e stare insieme, tutto questo in una sola giornata, grazie University Coaching!”  Laura Cianci

“Ancora una volta abbiamo smarcato una nuova tappa del viaggio verso la nostra autenticità. Grazie Amanda e Alberto, grazie ai Coach Pro che hanno condiviso le loro esperienze e complimenti allo Chef!”  Matteo Papagni

“Ogni volta che c’è la possibilità di ri-incontrarci attraverso questi momenti è, un incontro sempre nuovo. Con compagni del proprio passato corso ci si trova diversi, con una consapevolezza in più di sé stessi, con quelli nuovi è un nuovo incontro. Chi ci sarà di nuovo a questo corso che mi darà la possibilità di mettermi in gioco in maniera diversa? In tutte e due i casi ed è lo stesso per i temi condivisi, è talmente arricchente l’incontro Nuovo che a fine giornata ti senti invaso da così tante cose belle e inaspettate da portarti a casa un secondo zainetto pieno pieno di novità da voler imparare. Il coraggio è fluito all interno dell’aula, ognuno di noi forse in maniera inconscia ha dato sostegno all altro, nell ascolto, nel silenzio, nel confronto e questo aiuto è stato reso forte da i nostri due coach Alberto e Amanda che insieme ci hanno condotti per mano davanti alle nostre paure. È con il coraggio che si affrontano le paure, con la volontà che si trasformano, con la passione che si accolgono e con l’amore che si accettano. Grazie!”  Marta Silvino

“Preziosa condivisione per arricchire il percorso di crescita. Il coraggio é energia infinita per trasformare la realtà.”  Manuele Marini

“Un risveglio muscolare della mente, un’opportunità di “riabbracciare” vecchi compagni di viaggio e conoscerne di nuovi, nella splendida cornice di Villa Castelbarco Pindemonte Rezzonico, oasi di pace e fonte di ispirazione. Grazie, a presto.”  Matteo Corti

“15 Coach in una splendida domenica di settembre si incontrano per mettersi a confronto sulle insidie nascoste della Paura. É stata questa la bellissima esperienza di ieri, 13 settembre 2020, ospiti della University Coaching. In una cornice straordinaria che sembra disegnata apposta per accogliere il nostro Io, ci siamo interrogati e messi a nudo per indagare cosa spesso non ci fa cogliere la grandezza di quello che siamo e facciamo. Di fronte ad insuccessi o successi la tentazione di indentificarci in modo assoluto con questi momenti della nostra vita é forte e può diventare una relazione ‘tossica’, in grado di compromettere i nostri comportamenti futuri. Agire e non reagire: questo uno dei grandi traguardi che ci ha visti tutti insieme uniti a fine giornata,  un forte ingaggio di consapevolezza personale e professionale. Grazie ancora ad Alberto ed Amanda per essere uno stimolo costante alla ricerca ed alla riflessione del Vero per ciascuno di noi.”  Simona Grandi

“Se l’anno 2020 sarà purtroppo ricordato per essere stato l’anno della paura del Covid 19, puntuale è arrivato l’approfondimento sul tema delle paure da parte dell’University Coaching in una sessione che ha fatto anche riassaporare il gusto dei momenti formativi in presenza nella splendida location di Villa Castelbarco. La giornata ha alternato genuina convivialità, a momenti di riflessione e spunti sul valore della paura, come quid qualificante per una vita di valore, al coraggio, come risorsa e modalità per la gestione dei conflitti. Non sono mancati inoltre momenti di ascolto delle testimonianze dei coach di secondo livello per alcuni dei quali, quel silenzio si è mutato in enorme rispetto. Ultimo spunto, prima del congedo pomeridiano, ha riguardato l’importanza di continuare a sorridere e di “viversi” con la dovuta leggerezza. Nessun dubbio sulla efficacia nel far emergere e toccare argomenti, emozioni e vissuti dei partecipanti, che messi a fattor comune, accrescono l’esperienza dei singoli. Prima esperienza per me in quel di Imbersago, felicissimo di averne fatto parte”.  Francesco Moschetti

“Tornare in presenza con i compagni di corso coaching pro, trovare e conoscere nuove persone, scambiare sguardi, sorrisi, esperienze, tutto questo è stato meraviglioso. Nessun mezzo virutale restituirà mai la presenza fisica delle persone, le sensazioni che questi incontri possono suscitare. I contenuti che Amanda e Alberto hanno dato, sono stati come sempre interessanti, ma il loro modo di dare se stessi in questo percorso, è la vera differenza, il credere alla loro “mission coaching” con tutti loro stessi, è trasmesso con energia ed entusiasmo evidenti. Esserci è stato un frammento scintillante da aggiungere al puzzle della mia vita, grazie.”  Angela Scalia

“Durante la giornata del corso di aggiornamento per mental coach tenutosi il 13 settembre presso Villa Castelbarco Rezzonico a Imbersago, abbiamo parlato di paura e di coraggio. Alberto Biffi ci ha raccontato la sua esperienza nel Bocconi Sport Team Pallavolo e dell’incredibile ascesa che portò la squadra dell’ateneo milanese dalle serie dilettantistiche fino alla serie B. Inutile sottolineare come l’apporto psicologico infuso alla squadra, da Alberto, abbia giocato un ruolo determinante per la performance degli atleti. Credo inoltre che il raggiungimento di certi risultati sia stato frutto di una valorizzazione dal punto di vista “umano” e “caratteriale” che il coach ha attuato sugli atleti. Lo spirito di gruppo e l’identificazione con il proprio “condottiero” hanno fatto il resto. Pochi minuti prima avevo esposto il mio concetto di coraggio e di paura: aspetti emotivi del tutto “allenabili” secondo la mia esperienza di sportivo e di militare. Il mio racconto è terminato con la proiezione di un breve video che aveva come protagonista il colonnello Carlo Calcagni: ammalatosi per avvelenamento da metalli pesanti durante una missione in Bosnia; combatte tutti i giorni con “coraggio” (appunto!) una battaglia per la vita e contro il pregiudizio e la disinformazione di casi simili al suo. Ho trovato molte similitudini tra il ruolo di Carlo e quello di Alberto. In primis nel saper trasmettere ai propri “sottoposti” valori che esulano dal puro contesto sportivo o militare e vanno a toccare corde emotive che li innalzano ad esempi da seguire ed imitare nella loro connotazione positiva. Spesso non sono grandi insegnamenti che portano alla peak performance, quanto grandi esempi da seguire. Questi “capitani” coraggiosi ce l’hanno dimostrato.”  Vincenzo Catalano

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